Alla vigilia della pensione, un capitano di cavalleria esita a lasciare il comando in una fase difficile nei rapporti con i pellerossa perché intuisce che il suo giovane successore non è ancora maturo per il posto. 2° film della cosiddetta "trilogia militare" (o della cavalleria) tra Il massacro di Fort Apache (1948) e Rio Bravo, (1950). Difetti? Parecchi, compresi i troppi falsi finali e il triangolo amoroso Agar-Dru-Carey, ma sono i peccati minori di un film delizioso, amabile, ricco di annotazioni, fordiano a 18 carati che invecchia benissimo. L'asso nella manica è la fotografia a colori di Winton C. Hock, premiata con l'Oscar, che nello stile di Frederic Remington cattura le bellezze della Monument Valley. Il titolo originale è quello di una bella canzone e allude alla striscia gialla sui pantaloni blu della cavalleria.